25/04/2024

PRESIDIO E INTERVISTA

Nel mondo il 22 marzo è dedicato all’acqua come bene comune ed essenziale alla vita perciò un bene che dovrebbe essere accessibile a tutti, ma al di là del blablablà generale com’è la situazione?


Nel mondo
più di 2 miliardi di persone non hanno accessibilità all’acqua potabile.  Oltre 1.5 milioni di bambini ogni anno muoiono per malattie dovute alla scarsa igiene o mancanza di acqua pulita. Si fanno le guerre per il possesso dell’acqua. Nelle guerre la popolazione civile resta senza acqua, luce e riscaldamento (vedi Ucraina l’esempio vicino a noi). L’acqua viene quotata in borsa e in California diventa un asset finanziario il cui valore viene stabilito dai mercati finanziari e dalla speculazione mentre l’ONU afferma che nel 2050 più della metà della popolazione mondiale vivrà in zone con carenza di acqua potabile
In Italia
Dal 2011 il referendum sull’acqua rimane inapplicato, con la conseguenza che il servizio idrico continua ad essere privatizzato e le tariffe vengono aumentate, procurando enormi profitti che si trasformano in dividendi per gli azionisti. Soldi che vengono pagati dai cittadini e prelevati dalla gestione del servizio idrico integrato.
La proposta di legge nazionale del Forum Italiano Movimenti Acqua è lasciata nei cassetti, ma il 22 marzo ci saranno tante anime belle appartenenti alle istituzioni, che diranno tanti blablablà sull’acqua, per poi dimenticarsene.
Mentre “il governo dei migliori” di Draghi “rappresentante della finanza mondiale” emana il Disegno di Legge sulla concorrenza e il mercato, che con l’art. 6 pone ulteriori obblighi ai comuni per poter gestire in proprio i servizi pubblici locali, a cominciare dall’acqua, per costringerli a rivolgersi al privato, come se la pandemia non avesse dimostrato i fallimenti del mercato (vedi gli aumenti delle bollette della luce del gas e dell’acqua).


A Padova
Il 28 gennaio 2019 è stata votata dal Consiglio comunale una nostra delibera in 4 punti, ma come il referendum rimane nei cassetti; 4 punti che se applicati renderebbero effettivamente l’acqua un bene comune e accessibile a tutti. Mentre ora dal nostro gestore AcegasApsAmga il sindaco e la giunta non riescono ad ottenere il bilancio della gestione acqua e gli si permette di dire che dal servizio idrico integrato non fa utili. Solo per questa affermazione il comune potrebbe revocare la concessione ad AcegasApsAmga che scade nel 2028, mentre il gestore ha chiesto gli venga prorogata fino al 2036. Non solo il gestore fa utili e distribuisce dividendi sulla gestione acqua, parte dei quali arriva anche al comune di Padova, ma non migliora il servizio. Sono senza fognatura e depurazione ancora circa 30.000 abitanti e le perdite della rete ammontano a più del 30%.
Per tutti questi motivi saremo martedì 22 marzo ALLE ORE 11,00 davanti Palazzo Moroni, non a festeggiare, ma ad incontrare i giornalisti e a rivendicare l’applicazione della delibera.


 FUORI L’ACQUA DAL MERCATO – FUORI I PROFITTI DALL’ACQUA.


Comitato 2SI Acqua Bene Comune Padova